17 luglio 2017
A Cetraro in Provincia di Cosenza l’Ammiraglio Romano Sauro sarà presente dal 16 al 20 luglio .
Dal 16 al 20 luglio 2017 l’Ammiraglio Romano Sauro sarà a Cetraro, ospite della Lega Navale Italiana Sezione di Cetraro, in collaborazione con il Centro Velico Lampetia e con il patrocinio del Comune di Cetraro per la presentazione del progetto “Sauro100″, toccando 100 porti in Italia e in Istria, anche per presentare il libro “Nazario Sauro. Storia di un marinaio“, da lui scritto assieme al figlio Francesco.
In particolare il giorno 18 luglio alle ore 19,30, presso la sala conferenze dell’Ufficio del porto, l’ammiraglio incontrerà la cittadinanza, turisti e diportisti con una conferenza incentrata sul mare e sui suoi valori; parlerà poi di Nazario Sauro e della Grande Guerra sul mare.
Ad oggi l’ammiraglio, navigando a bordo della sua barca a vela Galiola III, ha già toccato più di 40 porti e terminerà il suo giro a Trieste nel mese di ottobre del 2018.
La lodevole ed interessante iniziativa ha ottenuto il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, della Marina Militare Italiana, della Guardia Costiera e della RAI-Radio Televisione Italiana, oltre che di varie testate giornalistiche. Il progetto è autofinanziato ed i diritti d’autore della vendita del libro saranno devoluti all’Associazione Peter Pan Onlus che si occupa, a Roma, di bambini malati di cancro ed è di supporto alle loro famiglie.
Nel libro che verrà presentato vengono rievocate le gesta di Nazario Sauro, indomito irredentista, audace marinaio, ultimo risorgimentale, spirito indipendente, libero e ribelle. Tra queste: – la “beffa di Parenzo” che ridicolizzò le difese asburgiche; – il soccorso ai terremotati d’Abruzzo del 1915 in una missione umanitaria; – la cospirazione a fianco degli insorti albanesi contro l’impero ottomano, in conformità al principio mazziniano dell’indipendenza di tutti i popoli. Nazario Sauro, dopo una breve ma intensa vita da marinaio, morì impiccato per alto tradimento ad opera dell’Austria-Ungheria in una afosa giornata di agosto del 1916 a Pola.