10 agosto 2017
Irredentista e patriota italiano. Istriano. Eroe italiano. Nazario Sauro, impiccato il 10 agosto di un secolo fa: «Muoio contento di avere fatto il mio dovere di italiano», disse prima di morire.
Durante la Grande Guerra, 61 le sue missioni a bordo di sommergibili e torpediniere. Alla 62/a, dopo aver ricevuto la medaglia d’argento, con il sommergibile Giacinto Pullino tenta di penetrare nel porto di Fiume occupata, ma il sommergibile andò ad incagliarsi sullo scoglio della Galiola, all’imbocco del golfo del Quarnero. Catturato è condannato a morte da una corte marziale austriaca per alto tradimento, perché nella folle ideologia dello Ius Soli, era ‘austriaco’ perché nato in territori occupati dall’Impero Austro-Ungarico.
Viene impiccato il 10 agosto 1916 a Pola. Il corpo gettato in una fossa comune. Dopo la guerra vinta, nel 1919 le sue spoglie vengono riesumate e ricevono degna sepoltura. Nel 1947, con la ignominiosa cessione dell’Istria agli slavi, il cadavere è traslato a Venezia.