21/9/2017
L’ANNIVERSARIO Ieri l’incontro nell’Istituto intitolato al comandante morto 100 anni fa, il suo erede impegnato in un giro d’Italia in barca a vela per ricordarlo.
La scuola e l’eroe, Sauro: “Ecco chi era mio nonno Nazario”
“Non mi sarei mai aspettato un’accoglienza simile”. Con queste poche quanto eloquenti parole è iniziata ieri la mattinata dell’ammiraglio Romano Sauro a Palermo, ospite della scuola primaria diretta da Fabio Passiglia, intitolata al nonno, Nazario. Palermo è una delle 100 tappe dell’iniziativa “Sauro 100 – Un viaggia in barca a vela per 100 porti per 100 anni di storia” partita da Sanremo il 4 ottobre dello scorso anno, intrapresa in occasione della ricorrenza dei 100 anni dalla morte dell’eroe della prima guerra mondiale.
A Palermo l’ammiraglio ha toccato con mano quella che lui stesso ha definito “un’esperienza unica”, a contatto diretto con la folta schiera di bambini che frequentano la scuola primaria le cui domande a raffica sulle sue esperienze da marinaio piuttosto che sulla convivenza con un nome così altisonante lo hanno alquanto commosso.
“Obiettivo di questa iniziativa – ha riferito – è quello di trasmettere ai giovani l’amore per il mare e far loro comprendere che dal mare posso trarre occasione di arricchimento etico, morale e culturale per le opportunità che esso può offrire anche come punto di incontro di popoli, culture e religioni diverse”.
Nel corso dell’incontro, l’ammiraglio a consegnato a tutti i bambini presenti un pieghevole, pubblicato in occasione della sua iniziativa, con una dedica personale oltre ad un adesivo con su scritto “Sauro 100”,
L’ospitalità riservata all’ammiraglio da parte di tutto il personale della scuola, è proseguita con la consegna di una targa ricordo. L’ammiraglio ha quindi colto l’occasione per regalare alla biblioteca della direzione didattica di via Duca D’Aosta una copia del libro “Nazario Sauro. Storia di un marinaio” (ed. La Musa Talia”, scritto a quattro mani con il figlio Francesco i cui diritti d’auto della vendita saranno devoluti alla “Peter Pan Onlus”, l’associazione che, a Roma, offre gratuitamente accoglienza e servizi alle famiglie di bambini e adolescenti malati di cancro.
In questo suo lavoro Romano Sauro rievoca le gesta dell’avo, dalla cospirazione a fianco dei patrioti albanesi contro l’impero ottomano, al soccorso dei terremotati della Marsica del 1915, alla partecipazione alla prima guerra mondiale con la divisa della Regia Marina.
Già in pensione da qualche anno, l’ammiraglio Romano Sauro ricopre oggi l’incarico di vertice nella Lega Navale Italiana.
Domani Romano Sauro riprenderà il viaggio da Termini Imerese, dove si trova ormeggiato il suo veliero “Galiola III”, dal nome dello scoglio dove il 31 luglio 1916 venne catturato il nonno che dieci giorni dopo sarebbe stato giustiziato a Pola dall’impero austroungarico, all’età di 36 anni e le cui spoglie riposano nel Tempio Votivo al Lido di Venezia.
Il prossimo attracco del veliero sarà Castellammare del Golfo, quindi Trapani, Marsala, Mazara del Vallo, Pantelleria, Lampedusa, Sciacca, Licata, Pozzallo, Marzamemi, Siracusa, Catania, Giarre per poi dirigere la prua alla volta della Calabria e su per la costa adriatica dello Stivale.
L’ammiraglio Romano Sauro, al timone del suo “Galiola III”, uno sloop di 9 metri, chiuderà questa esperienza a Trieste nel mese di ottobre del prossimo anno, dopo aver toccato tutte le regioni costiere italiane, in una navigazione lunga due anni e più di 4000 miglia che alla fine avrà interessato anche più di 20 porti esteri, tra cui l’albanese Durazzo, Cattaro in Montenegro e altri approdi in Croazia, Slovenia, Dalmazia e Istria.
Michelangelo Milazzo