Ricca di arte, tradizioni e cultura, Rossano conserva ancora oggi un’anima antica dove moderno e passato si fondono bene attraverso un paesaggio unico che si estende dal mare cristallino del suo golfo, passando nel borgo marinaro e dalla Torre Sant’Angelo (una torre di guardia per l’avvistamento di navi piratesche saracene; una torre che sa e parla di mare e di navale…), alle viuzze del Centro storico, con i suoi palazzi gentilizi antichi e austeri, le chiese, gli oratori, il Monastero e il Museo Diocesano e del Codex che custodisce il Codex Purpureus Rossanensis, un pezzo unico al mondo: un Evangelario greco miniato che contiene l’intero Vangelo di Matteo e di Marco, costituito da 188 fogli di finissima pergamena purpurea con quindici miniature che raffigurano eventi della vita di Gesù. Il Codex, datato tra il V e il VI secolo, è stato riconosciuto nel 2015 dall’Unesco di Parigi Patrimonio Universale dell’Umanità nella categoria “Memory of the World”. Al termine della visita, incontro con il Sindaco e la Lega Navale di Rossano. Città anche della LIQUIRIZIA grazie a una terra e al clima marino dove crescono in abbondanza le famose radici considerate l'”oro nero” di Rossano. Fra le tante aziende che operano nel territorio, la famosa Amarelli (di adolescenziale memoria con le scatolette in latta rotonde “TABÙ”. ve le ricordate?), la quale commercializza radici di liquirizia da secoli. Ho visitato il loro museo e conosciuto il titolare attuale ovviamente un Amarelli doc: Fortunato.